Educational Technology, le tendenze di un mercato in ascesa

L’introduzione del digitale nelle nostre vite porta ad una riflessione inevitabile anche nell’ambito dell’apprendimento professionale, costringendoci a ripensarlo altrimenti.

Sempre più frequentemente sentiamo parlare di DaD o e-Learning; modalità che stanno registrando un importante incremento, visto il protrarsi dello stato di emergenza.

Per garantire lo sviluppo professionale dei dipendenti, le aziende hanno dovuto superare le iniziali reticenze, ridefinendo il concetto di presenza, relazione ed empatia, insiti nei processi di apprendimento scoprendo, in queste modalità, alti standard di qualità ed importanti vantaggi.

La formazione a distanza permette di progettare percorsi di apprendimento professionale avvalendosi dei vantaggi offerti dalle nuove tecnologie. Quando pensiamo alla formazione digitale occorre fare uno sforzo concettuale che ci porti a ripensare in chiave inedita, l’idea di presenza e relazione. La vera sfida consiste nel sapersi orientare nella scelta di strumenti adeguatamente performanti a garantire esperienze formative realmente coinvolgenti ed ingaggianti per gli utenti.

Rahul Bhushan,  Co-founder di Rize ETF, in un articolo pubblicato per Ninja Marketing riporta interessanti riflessioni circa la direzione intrapresa dall’EdTech avvalendosi dei dati previsionali di HolonIQ.

L’emergenza: un acceleratore verso il digitale

La rivoluzione digitale è iniziata molto prima della pandemia ma, in relazione all’emergere di nuove esigenze imposte dallo stato di emergenza, ha fatto sì che si incrementasse esponenzialmente la dipendenza al digitale, pervadendo in modo massiccio e repentino, lavoro e sfera sociale.

Siamo giunti ad un punto di non ritorno, potendo affermare con certezza che la tecnologia giocherà un ruolo cruciale anche una volta tornati alla “normalità”.

Il diffondersi della didattica, dalle istituzioni scolastiche alle case, ha dato il via a un movimento di integrazione digitale che pare irreversibile: a confermalo sono i dati di HolonIQ relativamente alle previsioni di spesa in EdTech nei prossimi anni.

 (Img 1)

Prima  dell’emergenza Covid, HoloIQ, aveva previsto che la spesa globale in EdTech avrebbe registrato un incremento importante passando dai 183 miliardi di dollari nel 2019 a 341 miliardi entro 2025.  In seguito ad una stima post Covid, l’azienda ha rettificato il dato portandolo a 404 miliardi di dollari. (Img 1)

Un tasso di crescita annuale del 12.2% nei prossimi 5 anni, partendo da una previsione di 227 miliardi di dollari del 2020; un incremento che contempla soluzioni di realtà aumentata, realtà virtuale, AI, robotica, blockchain; aprendo le porte ad aziende capaci di offrire soluzioni tecnologiche per un nuovo modo di apprendere.

Il digitale democratizzerà l’accesso all’educazione, stimando la presenza di 2 miliardi di studenti in più il tutto il mondo, entro il 2050.

Grazie all’emergere di classi medie benestanti nei paesi in via di sviluppo, aumenteranno gli individui con necessità di istruzione, al contempo, essa sarà garantita nell’infanzia ad una parte crescente di popolazione e non sarà più considerata un’opzione.

Soluzioni accessibili e scalabili

Secondo Guido Terni, Channel Sale Center & Education Manager Lenovo Italia, già nel corso del 2021 il settore della tecnologia al servizio dell’educazione porterà allo sviluppo di soluzioni innovative garantendo un’efficace gestione delle classi virtuali e di approcci fortemente collaborativi.

Lo sviluppo di tecnologie di riconoscimento vocale e computer vision consentirà la personalizzazione delle esperienze, rendendole immersive e adattabili agli obiettivi di ogni individuo inoltre, le tecnologie di posizionamento spaziale, permetteranno ai docenti di interagire a distanza fino ad aree remote o rurali con modelli 3D attraverso dispositivi sensoriali.

La tecnologia dovrà dunque sopperire all’inadeguatezza delle infrastrutture, per questo le aziende di tecnologie avranno il compito di sviluppare soluzioni accessibili e scalabili. Come conseguenza a queste necessità, nel suo articolo, Rahul Bhushan, evidenzia quanto preziosi siano i “lavoratori della conoscenza”, considerati risorse estremamente attraenti per il mercato del lavoro; tale condizione  porta a sua volta ad un numero crescente di individui adulti orientati ad una specializzazione post-secondaria per garantirsi maggiore competitività in un mondo di automazione e progressi repentini in campo tecnologico e che necessitano di una costante riqualificazione e aggiornamento delle proprie competenze.

Al contempo, questo dimostra quanto i sistemi educativi di oggi non siano stati definiti per una crescita adeguata, cedendo inesorabilmente sotto le attuali richieste di mercato. Nei settori di vendita al dettaglio o in sanità, la tecnologia rappresenta una soluzione virtuosa perché garantisce l’abbattimento dei costi, garantendo al contempo alti standard di efficienza.

Tuttavia, il settore educativo ha tardato ad evolversi dal punto di vista digitale: analizzando la situazione al 2019, notiamo che la spesa digitale rappresenta appena il 3.1% della spesa totale per l’istruzione. ( Img 2)

(Img 2)

(Img 3)

Come mostra il grafico dell’immagine 3, gli investimenti in EdTech sono aumentati molto tra il 2010 e il 2020,  in particolare se esaminiamo i dati degli ultimi 5 anni. I dati previsionali relativi al settore EdTech sono estremante promettenti evidenziando ulteriori e ampi margini di evoluzione, vista la crescente dipendenza al digitale da parte di un numero sempre maggiore di studenti in tutto il mondo.

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