Formazione blended, quale destino?

Le accelerazioni evolutive in atto in questi ultimi due anni hanno coinvolto tutti i settori, compreso quello della formazione.

L’apprendimento, soprattutto quello professionale, deve procedere alla velocità dei cambiamenti in atto e soprattutto, deve essere continuo per tutto l’arco della vita lavorativa, deve soddisfare l’esigenza di evolvere le competenze tradizionali e, al tempo stesso, garantirne l’acquisizione di nuove, andando a delineare quel processo definito con i termini up-skilling, re-skilling e cross-skilling. L’apprendimento ormai è il motore principale per tenere il passo e affrontare le sfide presenti e future.

I contenuti formativi che costellano i calendari formativi delle accademy aziendali e quelle delle business school danno la misura delle trasformazioni economiche e sociali nelle quali siamo immersi.

Il tema delle competenze digitali è certamente centrale, ma si prevedono ulteriori investimenti sul tema della cybersecurity, anche alla luce dei programmi finanziati dal Pnrr. La novità principale è data dall’introduzione, in maniera decisiva, dall’interesse verso tematiche ambientali e della sostenibilità.

Vi è infatti un’attenzione crescente circa i temi della diversità e dell’inclusione, un tempo riscontrata solo in aziende multinazionali più evolute. Maggiore è l’interesse anche per lo sviluppo delle soft skills visto il consolidarsi delle nuove forme di lavoro ibrido da un lato, ed il fenomeno chiamato “Great Resignation” – quello delle dimissioni di massa che ha coinvolto anche l’Europa –  che sottolinea la necessità di porre attenzione ai temi del benessere, della qualità del lavoro e delle sue nuove forme.
Di fronte a questi fenomeni viene ripensata anche le modalità in cui esprimere la Leadership aziendale, destinata a spostarsi verso una Leadership generativa, empatica ed attenta allo sviluppo ed il benessere dei dipendenti.

È anche sul piano delle metodologie che assistiamo a profonde innovazioni, così come sottolinea una ricerca condotta da BVA Doxa, su un campione di 400 aziende, rilevando che ben l’86% ha sperimentato con successo la modalità di apprendimento virtuale. Di queste, il  90% afferma che continuerà a farlo anche in futuro adottando soluzioni ibride: la formazione d’aula continuerà dunque ad esistere,  rappresentando un’alternativa alle numerose modalità di crescita professionale, verso formule “blended” caratterizzate da una forte matrice digital.

La nuova frontiera dell’apprendimento si focalizza sul design di ambienti di apprendimento con una differenziazione dei tempi e dei luoghi sia fisici che virtuali, talvolta disseminati nell’organizzazione per permettere alle persone di scegliere quando e come formarsi.

Si sta infatti attuando un cambiamento profondo, verso una graduale sostituzione dell’approccio formativo di tipo top-down – in cui i programmi sono definiti dall’alto – verso il consolidamento di un approccio self direct learning o cooperative learning, assimilabili alle tipologie definite di autoapprendimento.

Un’altra rottura significativa è rappresentata dal superamento di separazioni classiche tra formazione tecnico-scientifica e umanistica. L’acquisizione delle soft skill è sempre più integrata ai processi di lavoro e la formazione tecnica viene utilizzata a compendio di quella umanistica e manageriale.

Per quanto riguarda le modalità di apprendimento, notiamo che l’innovazione è guidata dall’intelligenza artificiale, micro-learning, utilizzo di App e dispositivi tascabili, realtà virtuale e aumentata, analytics e blockchain, modalità integrate tra loro in un ecosistema digitale inedito che ridefinisce il concetto di digital learning.

Come approfondito in un precedente articolo “Le applicazione del machine learning” abbiamo costatato quanto evoluta sia l’intelligenza artificiale perchè in grado di comprendere ed acquisire in modo sorprendente il linguaggio umano, assumendo modalità di interazione sempre più naturali e realistiche. Sistemi complessi in grado di alimentarsi grazie alle informazioni generate dalle esperienze di apprendimento degli utenti e di restituire una mole di informazioni e suggestioni altrimenti ingestibili dalla mente umana e garantire un apprendimento personalizzato.

Le qualità migliori di ogni modalità

Un approccio formativo blended permette alle organizzazioni di applicare un mix ideale di formazione on line e formazione sul posto di lavoro, con enormi vantaggi, quali:

Convenienza: questa modalità rappresenta una grande occasione di ottimizzazione delle risorse, consentendo di limitare lo spostamento di grandi flotte di dipendenti, risparmiando sui costi di trasferta, vitto e alloggio.

Efficientare la formazione d’aula: l’approccio blended permette ai formatori di sfruttare al meglio il tempo trascorso in aula. Gli utenti possono sostenere e completare parte della formazione on line lasciando ai formatori più margine di tempo per risolvere dubbi e testare il grado di comprensione degli argomenti durante gli incontri in presenza.

Migliorare l’esperienza complessiva: come detto, questa formula combina il meglio della formazione on line e off line, assecondando i ritmi di apprendimento di ognuno. Questo tipo di approccio ha il vantaggio di incrementare la motivazione e il coinvolgimento rendendo l’apprendimento più puntuale.

Migliora la retention dei contenuti: il mix di questi due approcci richiede un inevitabile cambio di registro mentale attivando ricettori differenti a seconda che si partecipi ad una lezione frontale rispetto alla fruizione di un corso a distanza. Il passaggio da una modalità all’altra risulta estremamente stimolante, rinnovando l’attenzione e garantendo una partecipazione più attiva e quindi molto più efficace.

Implementare una strategia di formazione blended in azienda

Fino a qualche anno fa si riteneva che la formula d’aula fosse la soluzione migliore per la formazione aziendale. A fronte delle limitazioni logistiche di questi tempi, ci si è trovati costretti a trovare delle soluzioni alternative che garantissero di assolvere all’esigenza di aggiornamento professionale continuo. Il successo della formazione è strettamente legato alla capacità degli utenti di accedere ai contenuti in modo facile ed efficace. Occorre una partecipazione attiva che garantisca la conservazione delle conoscenze da mettere in pratica sul posto di lavoro.

Ogni strategia deve essere definita sulla base di risultati stabiliti a seconda della mansione ricoperta andando così a definire un programma formativo ad hoc costituito da una precisa combinazione di moduli ed esercitazioni da alternare a Workshop – prove pratiche – che consentirebbero di prendere coscienza del grado di apprendimento circa le tematiche affrontate.

È importante inoltre misurare il grado di soddisfazione degli utenti sottoponendo loro dei sondaggi per conoscere le preferenze circa le modalità di apprendimento, se preferiscono la modalità asincrona o sincrona come la videoconferenza o la modalità residenziale con docente in co-presenza.

Interattiva Editore a servizio della formazione

Interattiva Editore da anni supporta le organizzazioni incentivando la cultura dell’apprendimento “on the job” dotandole di un sistema LMS – Learning management system facilmente integrabile ai gestionali già presenti in azienda, completo di una libreria multimediale di oltre 400 corsi e-learning suddivisi in diverse aree tematiche: sicurezza sul lavoro, soft skills, informatica, lingue straniere e molto altro.

Grazie al servizio di videoconferenza – In Live– dedicato alla gestione della formazione sincrona è possibile pianificare corsi di formazione a distanza sincrona, soddisfando gli standard richiesti dai principali fondi interprofessionali.

Inoltre, potendo annoverare un Network composto da oltre 130 centri di formazione dislocato su tutto il territorio nazionale. Il grande vantaggio di un network sviluppato così capillarmente, risiede nella capacità di anticipare e soddisfare, pienamente, il fabbisogno formativo delle realtà imprenditoriali del territorio di riferimento. Ogni realtà, infatti, annovera un’attività formativa florida capace di spaziare in diversi ambiti: dalla sicurezza sul lavoro, al reskilling aziendale, fino alla formazione finanziata e molto altro.

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