EdTech: verso il consolidamento di nuovi paradigmi

Durante gli ultimi anni, a causa della pandemia COVID-19, il settore della formazione a distanza ha vissuto una crescita importante, crescita che, nonostante il mondo sembri tornare lentamente “alla normalità”, probabilmente non si fermerà a breve.

Polaris Market Research ha stimato che il valore del mercato globale dell’E-learning  ha raggiunto nel 2021 i 214,26 miliardi di dollari e prevede che, entro il 2030, regisitrerà un tasso di crescita annuale (CAGR) del 20,5%.
Nel grafico sottostante è riportata la previsione suddivisa per regione geografica. Come è possibile vedere, è prevista una crescita del settore, più o meno rapida, in tutte le macroaree prese in analisi.

EdTech tra presente e recente futuro

Questa rapida ascesa ha contribuito allo sviluppo di un altro settore legato alla formazione, quello dell’EdTech, o Education Technology che prevede l’utilizzo di tecnologie hardware e software per migliorare e facilitare l’apprendimento.

Forbes stima che il settore  supererà i 377 miliardi di dollari entro il 2028. Solo nel 2021 ha registrato un tasso di crescita annua del 21%, complice anche la pandemia che ha cambiato lo scenario della formazione globale; non solo, nuove tecnologie vengono ideate continuamente per assecondare necessità inedite ed è in questo scenario che si prevede che Internet e le app online diventeranno di uso comune nella vita quotidiana, utilizzate anche per formarsi.

Questo fenomeno è stato recentemente studiato anche dall’Osservatorio EdTech della School of Management del Politecnico di Milano, che ha presentato la propria ricerca in occasione del convegno “Formazione e innovazione: pronti, partenza Ed…Tech!”.

Durante i periodi di lockdown le scuole e le università si sono dovute adattare utilizzando tecnologie mai usate prima o comunque adoperate solo come strumenti di supporto. Ora, nonostante il graduale ritorno alla  “normalità” nella scuola e nell’università fisica, queste tecnologie non sembrano voler essere abbandonate.

Lo studio rivela infatti che le scuole oggigiorno utilizzano strumenti digitali quali il registro elettronico (99%), lavagne interattive e videoproiettori (93%) e piattaforme per la gestione dell’aula a supporto della didattica digitale integrata (79%). Tuttavia, quasi la metà delle scuole che hanno preso parte alla ricerca ritiene che sia i docenti che il personale amministrativo non abbiano le competenze necessarie per utilizzare correttamente gli strumenti digitali.

Inoltre, è emerso come siano ancora poche le scuole italiane che utilizzano tecnologie più avanzate come software per la creazione di contenuti all’interno di laboratori, learning app e gaming, realtà virtuale/aumentata o intelligenza artificiale. Il dato incoraggiante è che gli investimenti futuri in tecnologie digitali costituiscono un obiettivo per l’86% delle scuole.

La stessa cosa vale per le università. La trasformazione digitale è un obiettivo per il 77% delle università italiane, anche se, attualmente, investono solamente il 5% dei loro proventi totali in soluzioni EdTech.

Applicazione dell’EdTech nelle organizzazioni

L’avvento dell’EdTech non comporta benefici solo per scuole e università, ma comporta vantaggi anche per le imprese.

“Facendo riferimento agli investimenti futuri, la maggior parte delle imprese dichiara di utilizzare sempre i software di teleconferenza e comunicazione online e le piattaforme digitali custom, in continuum rispetto all’attuale utilizzo delle soluzioni EdTech nella corporate education. Un elemento di novità per il futuro, invece, riguarda learning app e gaming e piattaforme Mooc – Massive Open Online Courses, corsi online volti alla partecipazione illimitata e all’accesso aperto tramite il Web – segnalato da circa il 39% delle aziende. Sono ancora poche le aziende che anche in futuro investiranno in realtà aumentata/virtuale e intelligenza artificiale”, spiega Tommaso Agasisti, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio EdTech.

La Ricerca del Politecnico di Milano ha evidenziato come le imprese investano circa il 47% del budget dedicato alla formazione in digital learning. I maggiori benefici individuati sono la flessibilità di fruizione della formazione, quindi la possibilità per il lavoratore di formarsi autonomamente secondo tempi e luoghi a lui congeniali.

Altri vantaggi sono legati all’innovazione e alla creazione di nuovi prodotti formativi e alla facilità di estensione delle possibilità di apprendimento, il contenimento dei costi nell’erogazione della formazione e il miglioramento della qualità dell’offerta formativa.

Panoramica e prospettive della formazione corporate

I vantaggi legati al Corporate E-learning sono molteplici i e i benefici continuano ad essere analizzati dalle organizzazioni di tutto il mondo con l’intento, anche, di predirne l’andamento nel prossimo futuro.

Shiftelearning riporta come le imprese che si avvalgono di software di formazione e-learning aumentino la propria produttività del 30%. Inoltre, questa modalità di formazione aumenterebbe l’engagement dei lavoratori del 18% e la “knowledge retention” del 60%.

Di seguito vengono riportati, inoltre, altri dati provenienti da diverse fonti, esemplificativi di come il fenomeno dell’e-Learning aziendale sia in continua ascesa.

  • Si prevede che il settore dell’e-Learning aziendale avrà un valore di 50 miliardi di dollari entro il 2026 (Business Wire).
  • L’82% delle aziende nel mondo utilizza l’e-Learning per svolgere almeno una parte della formazione obbligatoria ai dipendenti (Training Mag).
  • Il 62% delle aziende utilizza programmi di apprendimento e sviluppo online per colmare le lacune di conoscenza dei dipendenti (Udemy).
  • Il 41,7% delle aziende Fortune 500 utilizza forme di tecnologia per formare i dipendenti (Skill Dynamics).

La formazione a distanza e l’EdTech probabilmente non sostituiranno mai completamente i modelli di formazione tradizionali ma, dai dati in nostro possesso, è possibile evincere come stiano diventando parte integrante delle abitudini formative, sia a livello scolastico che nella dimensione corporate.

La strada da percorrere è ancora lunga, ma i risultati ottenuti finora e le previsioni sul prossimo futuro, forniscono un trend decisamente positivo.

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